Si chiude domani, domenica 27 settembre, la XXI edizione di Treviso Antiquaria, mostra nazionale di arte antica, evento gratuito organizzato sin dal 1994 dall’Associazione Trevigiana Antiquari che si tiene ogni anno a Casa dei Carraresi a Treviso.
Un’edizione molto positiva, come commenta il Presidente dell’Associazione Treviso Antiquaria, Francesco Li Volsi, organizzatore della mostra: “Sono migliaia i visitatori che sono venuti a trovarci in questi giorni, siamo molto soddisfatti. Mi sento di ringraziare il team che ha reso possibile la realizzazione anche quest’anno di un evento, totalmente gratuito, che è ormai nel cuore di tutti: il vicepresidente Federico Andrisani, il Segretario Roberta Trevisan e Fabio Zoratto e Lavinia Colonna Preti che segue la comunicazione dell’evento, oltre che i nostri antiquari che l'hanno resa un’edizione così speciale, l’Associazione Rivivere Treviso e tutti colori che stanno lavorando al fine di rendere sempre più bello e vivo il centro di Treviso".
Questa edizione di Treviso Antiquaria ha confermato le tendenze attuali del mercato antiquario: grande interesse per i dipinti dell’800 di artisti veneti, ma anche per le icone russe e veneto-cretesi, per i gioielli antichi, soprattutto di designer importanti inglesi e americani, e si segnala un ritorno importante all’acquisto di mobili veneti, anche tra le coppie più giovani, soprattutto credenze e trumeau del ‘700. In generale sono state molto richieste le "grandi firme" di tutti i settori, dai quadri agli argenti, dai vetri alle ceramiche, che assicurano la sicurezza di un acquisto dal valore sicuro e protetto nel tempo.
Protagonisti di Treviso Antiquaria anche quest’anno una trentina di antiquari e gallerie d’arte provenienti da tutta Italia che offrono, ancora per oggi al pubblico, un’incredibile varietà di opere: dipinti dal ‘500 ai primi del ‘900, ceramiche, tappeti e arazzi, gioielli e argenti, libri e stampe antiche, sculture, mobili e arredi, testimoni di una ricchezza che, per la sua importanza, viene da secoli tramandata con cura di generazione in generazione.
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